Le implicazioni dei Big Data: Software gestionali

I big data e le grandi analisi riguardo ad essi portano a grandi responsabilità e grandi decisioni da prendere in azienda. Le organizzazioni che cercano di diventare più competitive dei proprio competitor devono avere una cultura di analisi, comprendente tutti gli elementi e le variabili che entrano in gioco. Tuttavia, queste organizzazioni devono affrontare sfide mantenendo la privacy dei consumatori mentre si radunano e utilizzano tutte queste informazioni sensibili sui propri clienti e che permettono loro di studiare prodotti e servizi migliori.

In questa piccola analisi abbiamo voluto evidenziare cosa ci vuole per fare davvero la differenza nell’analisi dei Big Data a grande livello. I Big Data alla fine non sono altro che numeri, statistiche su come procedono le attività della tua azienda ma se non sei in grado di leggerli non potrai mai prendere la decisione giusta per ottimizzare. Nella terza parte, invece, vedremo le implicazioni culturali, tecnologiche ed etiche delle analisi avanzate dei big Data.

Cultura e competenze

foto da pixabay.com
  
Senza la giusta cultura e qualifiche del caso, la capacità di trarre valore aggiunto dai dati di grandi dimensioni è decisamente ridotta. Puoi avere a disposizione milioni di dati sulla tua azienda, sul mercato, sull’andamento della domanda e dell’offerta, persino dei dati dettagliati sui tuoi competitor ma se non sei in grado di leggerli nel modo corretto, riuscendo ad individuare ad esempio quali sono le variabili in gioco, quali sono le motivazioni di certi picchi o periodi di stanca (dovuti ad esempio a una stagionalità oppure ad un incidente avvenuto nel tuo stabilimento che non costituisce un pattern ma che, al, contrario è del tutto casuale) potresti prendere addirittura decisioni dannose per il tuo business. Sviluppare le qualifiche giuste per comprendere i dati è la chiave, nonostante possa apparire come abbastanza scontato invece la maggior parte delle aziende non hanno abbastanza persone esperte in analisi. Quindi che si fa?

Ebbene, un primo approccio è di collaborare con un fornitore software che vi metta nelle condizioni di apprendere l’utilizzo dei programmi nel modo corretto e il modo di trarne il massimo beneficio, riuscendo allo stesso tempo ad ammortizzare la 'curva di apprendimento'. Se non si ha la capacità o funzionalità, è necessario guardare al di fuori dell'organizzazione e collaborare con coloro che possono aiutarci. In caso contrario, si sta per essere sorpassati dai competitor più avveduti.

Tecnologia
 
Una principale implicazione tecnologica nell’analisi dei big data è che i sistemi di archiviazione dati convenzionali non riescono a contenere il volume, la velocità e varietà di dati che sono necessari in questo genere di analisi e che vi è una necessità di un'infrastruttura dati che possono non solo gestire l’archivizione di una grande mole di dati, ma soprattutto consentire un'analisi rapida e una continua interrogazione.

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Quello che è importante da capire è che una così grande mole di dati spinge i confini della tecnologia, la tecnologia deve adattarsi ai software e così deve essere fatto.

Etica
 
Senza le garanzie giuste, il potenziale dei Big Data può essere ostacolato da gioco circolare del consumatore. Basta guardare le recenti notizie su come la National Security Agency (NSA) degli Stati Uniti avrebbero rintracciato individui accedendo ai dati dei social media. Facebook sta scommettendo molto del suo futuro sulla raccolta quanti più dati su persone possibile, in modo che la prospettiva che gli utenti si allontanino dai social network sarebbe catastrofica. Le politiche del governo sono un buon inizio, ma le aziende devono mettere in pratica ciò che predicano.

Una delle principali autorità sul tema di grande riservatezza dei dati è la Stanford University School of Law. Un documento suggerisce che l’etica dei dati dovrebbe concentrarsi sull'uso appropriato dei big data e la trasparenza su come 'apprendimento automatico' viene utilizzato per prevedere i risultati (come previsioni sulla domanda, sui periodi delle domanda, ecc). La sfida qui è che questi algoritmi sono lo spartiacque che differenziano le rispettive società e non c’è molto margine di collaborazione perchè ogni notizia data e resa open è regalata nelle mani del proprio diretto competitor. E’ come se la Ferrero offrisse al mondo la ricetta precisa di come fa la Nutella perchè con il parere di tutti si potrà fare un prodotto migliore e più largamente apprezzato. L'apertura di questi "scatole nere" significherebbe essenzialmente eliminare il vantaggio competitivo, che in questo momento è tutto. In altre parole, 'non succederà'.

In ultima analisi, è imporante che si resti fedeli al mantra che le analisi devono essere utilizzate per il miglioramento dell'esperienza del consumatore con le nostre piattaforme, prodotti e servizi che siano altrimenti diventerà un boomerang negativo che vi si ritorcerà contro.

E voi come utilizzate i big data nella vostra azienda, vi appoggiate ad un software che riesca a coniugare i dati della produzione e della gestione del magazzino o girate ancora con la penna e un foglio di carta?
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